Home / Differenze tra il sale rosa alimentare ed il sale del supermercato

Differenze tra il sale rosa alimentare ed il sale del supermercato

Nessun commento
Differenze tra il sale rosa alimentare ed il sale del supermercato

Quando si tratta di scegliere il sale da utilizzare quotidianamente in cucina, la maggior parte delle persone opta automaticamente per il classico sale da supermercato, spesso iodato e raffinato. Ma ti sei mai chiesto cosa distingue questo sale comune dal sale alimentare rosa Himalayano, considerato un vero e proprio tesoro naturale?

In questo articolo approfondiremo le differenze fondamentali tra questi due tipi di sale, con un focus sui benefici del sale integrale e sulle insidie del sale raffinato industriale.

Cos’è il sale rosa Himalayano e perché è diverso dal sale da cucina

Il sale rosa Himalayano è un sale naturale, non raffinato, estratto dalle antiche miniere di Khewra in Pakistan, una regione famosa per i suoi giacimenti salini risalenti a oltre 250 milioni di anni fa. Questo sale è naturalmente ricco di oltre 80 minerali e oligoelementi essenziali per la salute, come magnesio, potassio, calcio, ferro, zinco e, naturalmente, iodio in forma naturale e biodisponibile.

Al contrario, il sale da cucina che trovi sugli scaffali del supermercato è un prodotto altamente raffinato, composto per circa il 97% da cloruro di sodio. Durante il processo di raffinazione, il sale classico viene privato di quasi tutti i minerali naturali, viene sbiancato e spesso arricchito artificialmente con iodio chimico sotto forma di iodato o ioduro di potassio.

Inoltre, può contenere additivi chimici come antiagglomeranti (E535, E536, E550, ecc.) e conservanti, che ne migliorano la conservabilità, ma possono risultare nocivi per la salute a lungo termine.

Perché il sale da cucina viene raffinato?

Il processo di raffinazione ha principalmente motivazioni industriali ed economiche. In effetti, solo circa il 6% del sale raffinato è destinato al consumo alimentare. Il restante sale viene utilizzato in svariati settori industriali, come la produzione di soda caustica, acido muriatico, detergenti, tessuti, vetro e persino come antigelo per le strade durante l’inverno.

Questo significa che il sale da cucina, spesso commercializzato come “sale iodato”, è un prodotto trasformato per soddisfare esigenze di lunga conservazione, facile spargibilità e standard estetici, ma a costo di una perdita significativa del suo valore nutritivo.

I rischi dello iodio chimico aggiunto nel sale da tavola

Lo iodio è un minerale fondamentale per il corretto funzionamento della tiroide e, più in generale, per la salute del nostro organismo. Tuttavia, lo iodio presente nel sale da cucina è quasi sempre di origine chimica (ioduro o iodato di potassio), che, se assunto in eccesso, può provocare effetti collaterali come:

  • nervosismo, irritabilità e disturbi del sonno;
  • ipertensione;
  • dolori articolari;
  • disturbi tiroidei, in particolare in persone con ipertiroidismo.

Studi scientifici hanno, inoltre, evidenziato che lo iodio chimico può agire come catalizzatore di nitrosammine, sostanze potenzialmente cancerogene, e potrebbe influenzare negativamente la fertilità maschile.

Nelle donne in gravidanza, un eccesso di iodio artificiale può causare problemi tiroidei anche al feto.

Le fonti naturali di iodio: perché preferire il sale integrale

Lo iodio naturale è presente nel sale integrale non raffinato come il sale rosa Himalayano, così come nel pesce di mare, nelle alghe marine, nei crostacei e nell’olio di fegato di merluzzo. Queste fonti garantiscono una biodisponibilità molto più alta e un apporto equilibrato di iodio, che l’organismo assimila con facilità.

Il sale integrale mantiene, quindi, il suo contenuto originale di minerali e oligoelementi, contribuendo non solo all’apporto di iodio, ma anche a quello di calcio, magnesio, potassio, ferro e altri nutrienti fondamentali per il benessere generale.

Sapore e caratteristiche organolettiche: come distinguere un sale di qualità

Il sale rosa Himalayano e altri sali integrali come il fleur de sel francese, il sale dolce di Cervia o il sale siciliano hanno un sapore distintivo, che può variare dal delicato al deciso, ma sempre piacevole e complesso. Il gusto del sale integrale è un chiaro indicatore della sua ricchezza minerale e della sua qualità.

Il sale raffinato da supermercato, invece, ha un sapore più aggressivo e spesso meno piacevole, soprattutto se arricchito con iodio chimico. Prova a mettere una piccola quantità di sale rosa Himalayano sulla lingua: noterai la differenza immediatamente.

Impatto sulla salute: perché il sale raffinato può essere dannoso

Dal 1923, anno in cui è iniziata la raffinazione di massa del sale, si è osservato un aumento di alcune malattie croniche, anche legate alla carenza di oligoelementi come il litio, presente nel sale naturale ma assente nel sale da cucina.

L’eccessivo consumo di cloruro di sodio puro sovraccarica i reni e gli organi filtranti, causando ritenzione idrica, cellulite, edemi, problemi reumatici come artrosi e artrite, oltre a calcoli renali e problemi alla cistifellea.

Inoltre, in alcuni sali da cucina si possono trovare conservanti non sempre segnalati, come l’idrossido di alluminio, che secondo alcune ricerche potrebbe essere correlato a malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.

Il sale: un elemento indispensabile per la vita

Il nostro corpo è costituito da fluidi salini essenziali: sangue, liquido amniotico, lacrime, sudore hanno una composizione chimica simile a quella del mare primordiale, da cui deriva il sale rosa Himalayano. Senza sale non potremmo vivere, respirare o persino pensare.

Non è, quindi, necessario eliminare il sale, ma è fondamentale scegliere un sale naturale e integrale, evitando quello raffinato e ricco di additivi. Si consiglia di limitare l’assunzione giornaliera di sale a circa 3 grammi a persona, preferendo sempre sale naturale e consumando con moderazione prodotti trasformati che contengono sale raffinato come conservante.

Conclusioni: perché scegliere il sale rosa Himalayano

La raffinazione del sale ha ragioni economiche e industriali, ma ciò comporta la perdita dei preziosi minerali e l’aggiunta di sostanze chimiche potenzialmente dannose. Il sale rosa Himalayano rappresenta un ritorno alla naturalità e alla salute, offrendo un prodotto puro, ricco di minerali e privo di additivi artificiali.

Più scelti dai nostri clienti per la categoria Sale alimentare

La prossima volta che acquisterai il sale, controlla attentamente l’etichetta: un sale naturale non avrà una lista lunga di ingredienti, perché è un ingrediente unico e genuino. Cerca la dicitura “sale himalayano di miniera” o “sale integrale naturale”.

La consapevolezza alimentare è in crescita e scegliere un sale integrale come il sale rosa Himalayano può fare la differenza per la tua salute a lungo termine. Fai una scelta consapevole e inizia a beneficiare fin da oggi dei minerali preziosi contenuti nel vero sale naturale.

Fonti e approfondimenti

  • “Il Sale, Caratteristiche e proprietà terapeutiche” di M. Gienger e G. Glaser.
  • “Il Sale, Alla scoperta di un toccasana primordiale” di Irene Dalichow.
  • “Il Sale fa bene, Storia e storie sul vero Sale Marino Naturale” di S.Eck.
  • 2Acqua & Sale, Inesauribile fonte di vita”, D.ssa B.Hendel, P.Ferreira.
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.
Devi accettare i termini per procedere